La Parafrasi

 

La parafrasi è la rielaborazione/riscrittura di un linguaggio complesso, come quello dell’epica, in uno più semplice  che spieghi con altre parole il significato di un testo.

Facciamo un esempio concreto, a partire dal proemio dell’Iliade

1.  Capire le parole difficili

La prima operazione da svolgere riguarda le singole parole.

Con l’aiuto delle note e del dizionario di italiano cerca il significato di tutte le parole che non conosci e sostituisci i termini difficili, insoliti o non più usati con sinonimi più semplici e comuni.

Fai attenzione a scegliere il termine in base al contesto.

Proemio dell’Iliade 

«Cantami, o Diva, del pelide Achille
l’ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco
generose travolse alme d’eroi,
e di cani e d’augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l’alto consiglio s’adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de’ prodi Atride e il divo Achille.»

Diva (v.1) = o Dea Calliope travolse (v.4) = trascinò
funesta (v.2) = portatrice di dolore alme (v.4) = anime
addusse (v.2) = provocò augelli (v.5) = uccelli
anzi tempo (v.3) = prematuramente salme (v.6) = corpi privi di vita
Orco (v.3) = regno dell’Oltretomba disgiunse (v.8) = divise contesa (v.8) = lite

2.  Ricostruire la sintassi (organizzazione della frase)

Come si può notare la successione delle parole nella frase è spesso insolita. E’ quindi necessario riordinare le frasi per ristabilire l’ordinata successione grammaticale.

Le regole per mettere in costruzione sono le seguenti: a) leggere un intero periodo o frase;

  1. individuare verbo, cioè l’azione;
  2. individuare il soggetto, cioè chi fa l’azione;
  3. individuare l’eventuale oggetto, cioè chi o che cosa subisce l’azione;
  4. collocare poi le altre informazioni.

In generale puoi seguire questo schema:

soggetto – verbo – oggetto – seguiti da eventuali altre informazioni

Per esempio

2        7                 6               4              1           3          5

“…molte anzi tempo all’Orco / generose travolse alme d’eroi”

“…(l’ira) travolse molte alme generose d’eroi all’Orco anzi tempo”

Come si procedere?

Questa di seguito è la costruzione diretta dei primi versi dell’Iliade.

Il lavoro puoi farlo anche direttamente sul testo indicando l’ordine logico con i numeri da 1 in poi sopra le parole.

TESTO Costruzione diretta
Càntami, o Diva, del Pelìde Achille, Tu, o diva, cantami l’ira funesta d’Achille Pelide
l’ira funesta, che infiniti addusse  che addusse infiniti lutti agli Achei,
lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco travolse molte alme generose d’eroi all’Orco
generose travolse alme d’eroi, anzi tempo e abbandonò lor salme
e di cani e d’augelli orrido pasto orrido pasto di cani e d’augelli
lor salme abbandonò (così di Giove (così l’alto consiglio di Giove s’adempia)
l’alto consiglio s’adempìa), da quando da quando primariamente aspra contesa
primariamente disgiunse aspra contesa disgiunse Atride il re de’ prodi
il re de’ prodi Atrìde e il divo Achille. e il divo Achille.

3.  Spiegare le immagini

Dopo aver svolto la costruzione diretta del brano, fai la parafrasi o versione in prosa. Come?

E’ necessario spiegare, con l’aiuto delle note, il significato di alcuni appellativi e immagini presenti nel testo, che possono essere poco chiare.

Se presenti, bisogna spiegare gli epiteti, i patronimici, le similitudini, le metafore e le espressioni figurate.

Se necessario il testo può essere ampliato con altre parole che rendano più chiara e scorrevole la frase.

In questo caso, è bene sapere che:

  • la “Musa” (v.1) è Calliope, la dea della poesia epica. Nella mitologia greca le Muse erano nove e ciascuna di esse proteggeva un’arte o una scienza.
  • “e di cani e d’augelli…abbandonò” (vv.5-6) Per gli antichi greci l’anima di un corpo rimasto senza sepoltura avrebbe vagato in eterno senza pace.
  • Pelide (v.1) e Atride (v. 9) sono due patronimici: il primo indica Achille, figlio di Peleo, mentre il secondo si riferisce ad Agamennone, figlio di Atreo.

“il divo Achille” (v.9) Achille è detto divino perchè figlio della ninfa Teti

Solo a questo punto si può procedere a fare la parafrasi o versione in prosa del brano.