I grandi Pedagogisti

Di che cosa si occupa un pedagogista?

Il Pedagogista è lo studioso e lo specialista dei processi educativi, formativi e di apprendimento, professionista della relazione di aiuto della persona. È un professionista di livello apicale al VII livello del quadro Europeo dell’ EQF o QEQ (tutte le Lauree Magistrali o di II livello) 205/17 Co 595.

Il Pedagogista è un professionista specializzato nella Pedagogia, che è la scienza dell’educazione e dell’insegnamento. Il termine “Pedagogista” può variare di significato a seconda del contesto e del paese in cui viene utilizzato.

In generale, è un esperto nel campo dell’educazione e dell’apprendimento, che si occupa di studiare, analizzare e sviluppare strategie educative e metodologie didattiche adeguate per migliorare il processo di insegnamento e apprendimento. Questo professionista può lavorare sia nel sistema scolastico formale che in contesti educativi non formali.

Le responsabilità del pedagogista possono includere:

  1. Progettazione e sviluppo di programmi educativi: può essere coinvolto nella creazione di curricula e materiali didattici adatti a diverse fasce di età e livelli di apprendimento.
  2. Valutazione e monitoraggio dell’apprendimento: valuta l’efficacia delle metodologie e dei programmi educativi, raccogliendo dati per identificare punti di forza e debolezza nell’istruzione.
  3. Supporto agli insegnanti e al personale educativo: fornisce supporto e formazione agli insegnanti e agli educatori per aiutarli a migliorare le loro pratiche didattiche.
  4. Consulenza agli studenti e alle famiglie: può anche lavorare con gli studenti per comprendere le loro esigenze educative individuali e fornire consulenza alle famiglie per aiutarle a sostenere il processo educativo dei loro figli.
  5. Ricerca e sviluppo: può essere coinvolto in attività di ricerca nel campo dell’educazione per contribuire al miglioramento delle teorie pedagogiche e delle pratiche educative.

Tieni presente che i requisiti per diventare un pedagogista possono variare da un paese all’altro e possono includere la laurea in pedagogia, scienze dell’educazione o discipline affini, oltre a esperienza pratica nel campo dell’educazione.

Grandi Pedagogisti

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Howard Gardner,  (1943) è uno psicologo statunitense, che ha sostenuto che esistono tanti tipi di intelligenza. Ha sviluppato la teoria delle intelligenze multiple.

La sua teoria delle intelligenze multiple, sostiene che esiste una molteplicità di tipi di intelligenza, ognuno dei quali è relativamente indipendente e che ciascuno può essere sviluppato e utilizzato a seconda delle esigenze individuali e sociali. Gardner ha identificato nove tipi di intelligenza: linguistica, logica-matematica, spaziale, musicale, corporale-kinestetica, interpersonale, intrapersonale, naturalistica e spirituale.

La sua teoria delle intelligenze multiple ha avuto un vasto impatto sulla pedagogia e sulla pratica educativa, poiché ha messo in evidenza l’importanza dell’educazione personalizzata e della valorizzazione delle diverse forme di intelligenza.

Daniel Goleman (1946) è un psicologo statunitense e autore di best-seller. È noto soprattutto per la sua teoria delle intelligenze emotive, che afferma che l’intelligenza emotiva è altrettanto importante quanto l’intelligenza cognitiva nella vita quotidiana e nel successo professionale. Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva comprende la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, di mantenere relazioni sane e di risolvere i conflitti. Goleman ha sviluppato anche la sua teoria sulla leadership emotiva, che sostiene che i leader di successo sono coloro che hanno una forte intelligenza emotiva e che sanno motivare e influenzare gli altri attraverso le emozioni.

La sua teoria ha avuto un vasto impatto sulla comprensione della leadership e dell’importanza delle emozioni nella vita e nel lavoro.

Maria Montessori (1870-1952) è stata una pediatra e filosofa italiana, nota come fondatrice della pedagogia Montessori. La sua filosofia educativa si basa sulla comprensione della natura umana e dello sviluppo infantile, e promuove un approccio individualizzato e orientato al rispetto del bambino. Montessori ha sviluppato un insieme di materiali didattici e tecniche pedagogiche che incoraggiano l’apprendimento attraverso la scoperta e l’esperienza. La sua teoria sostiene che i bambini sono intrinsecamente motivati a imparare e che l’educazione deve essere basata sulla loro naturale curiosità e capacità di apprendere.

La pedagogia Montessori ha avuto un impatto significativo sull’educazione infantile e continua ad essere utilizzata in molte scuole e programmi educativi in tutto il mondo.

Jerome Bruner (1915-2016) è stato un psicologo e pedagogista americano noto per le sue teorie sullo sviluppo cognitivo e sulla didattica. La sua filosofia educativa si basa sul concetto di costruzione della conoscenza e sostiene che i bambini costruiscono la loro comprensione del mondo attraverso l’interazione con l’ambiente e l’esperienza.

Bruner ha sviluppato una teoria della conoscenza che sostiene che i bambini attraversano tre stadi di sviluppo cognitivo: il simbolico, il culturale e l’enactive. Ha anche sviluppato una teoria del curriculum che sostiene che l’educazione debba essere basata sulle esperienze significative e sulla costruzione della conoscenza da parte dei bambini.

Bruner ha anche sviluppato la teoria della didattica basata sul problem solving, che incoraggia i bambini a risolvere problemi reali e a costruire la loro comprensione attraverso la sperimentazione e la collaborazione. La sua filosofia educativa ha avuto un impatto significativo sulla pedagogia contemporanea e sul modo in cui la scuola è strutturata e funziona.

John Dewey (1859-1952) è stato un filosofo americano e pedagogista, noto come uno dei fondatori della scuola progressista di educazione. La sua filosofia educativa si basa sul concetto di esperienza umana e sostiene che l’educazione debba essere basata sull’esperienza diretta e sul problem solving. Dewey sostiene che la scuola deve essere un ambiente in cui i bambini possono sperimentare, imparare dall’esperienza e applicare i loro conoscenze a situazioni reali.

Inoltre, Dewey ha sviluppato una teoria della democrazia che sostiene che la scuola deve essere un’estensione della società democratica e che i bambini devono essere coinvolti attivamente nella vita scolastica. La scuola progressista di Dewey promuove la partecipazione democratica, la cooperazione e l’apprendimento attraverso l’esperienza.

L’influenza di Dewey sulla pedagogia contemporanea è stata significativa e la sua filosofia educativa è presente nella scuola progressista e nell’educazione esperienziale. Le sue idee sul ruolo dell’educazione nella formazione di una società democratica e sull’importanza dell’esperienza nell’apprendimento hanno avuto un impatto significativo sulla teoria e la pratica dell’educazione.

Célestin Freinet (1896-1966) è stato un pedagogista francese e fondatore della scuola di pedagogia popolare, nota anche come scuola Freinet. La sua filosofia educativa si basa sul concetto di libertà educativa e promuove un approccio collaborativo e democratico all’educazione. Freinet sostiene che i bambini devono essere considerati come individui attivi e che l’educazione deve essere basata sulla loro curiosità e sulla loro volontà di imparare.

La scuola Freinet ha sviluppato una serie di metodologie innovative, tra cui la stampa popolare, in cui i bambini possono produrre e distribuire i loro scritti, e la scrittura creativa, in cui i bambini possono esprimere liberamente le loro idee. La scuola Freinet incoraggia anche la collaborazione tra i bambini e la partecipazione attiva nell’educazione, promuovendo così l’autonomia e la responsabilità.

La scuola Freinet ha avuto un impatto significativo sull’educazione in Francia e in molte altre parti del mondo, e il suo approccio collaborativo e democratico continua ad essere influente nella pedagogia contemporanea.

Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) è stato un filosofo, scrittore e compositore francese. È stato un pensatore influente durante la rivoluzione francese e la sua filosofia ha avuto un impatto sulla politica, l’educazione e la cultura. La sua opera più famosa, “Discorso sulle origini e i fondamenti dell’ineguaglianza tra gli uomini”, sostiene che la società moderna ha corrotto la natura umana originaria, che era in pace con se stessa e con l’ambiente. Rousseau ha anche proposto una teoria pedagogica radicale nella sua “Emilio o dell’educazione“, in cui sostiene che l’educazione deve essere basata su esperienze naturali e non su una rigida imposizione di conoscenze.

In generale, la filosofia di Rousseau si basa sull’idea che l’uomo è naturalmente buono, ma che la società lo corrompe e che è possibile ritornare alla natura umana originaria attraverso la riforma sociale e politica.

John Locke (1632-1704) è stato un filosofo inglese e uno dei padri fondatori del liberalismo moderno. La sua filosofia si basa sulla dottrina dell’empirismo, che sostiene che tutte le conoscenze umane derivano dall’esperienza sensoriale. Locke ha sviluppato questa idea in una teoria del conoscenza che afferma che le menti umane sono come “tabulae rasae” (tavole bianche) alla nascita e che l’esperienza e l’osservazione sono i principali mezzi attraverso i quali acquisiamo conoscenza.

Inoltre, Locke ha formulato una teoria della proprietà che sostiene che la proprietà privata è un diritto naturale derivante dal lavoro umano. Ha anche sviluppato una teoria politica che sostiene che lo scopo dello Stato è di proteggere i diritti naturali dei cittadini, tra cui la libertà personale e la proprietà privata, e che la sovranità appartiene al popolo. Queste idee hanno influenzato significativamente la rivoluzione americana e la formazione della Costituzione degli Stati Uniti d’America.

In generale, la filosofia di Locke ha avuto un impatto significativo sulla filosofia politica, giuridica e sociale, e la sua idea di libertà individuale e di proprietà privata sono considerate fondamentali per il liberalismo moderno.