La grammatica, la stessa arida grammatica, diventa qualcosa come una stregoneria evocativa; le parole risuscitano rivestite di carne e d’ossa, il sostantivo nella sua maestà sostanziale, l’aggettivo, abito trasparente che lo veste e lo colora come una vernice e il verbo, angelo del movimento che dà impulso alla frase. C. Baudelaire
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“Grammaticando” si impara
- Da quante lettere è costituito l’alfabeto italiano?
L’alfabeto italiano è formato da 21 lettere a cui vanno aggiunte 5 lettere che servono per scrivere le parole straniere.
2. A cosa serve imparare l’alfabeto nel suo ordine di successione?
Per riordinare elenchi, consultare vocabolari, per individuare più velocemente il nostro nome in un elenco.
3. Che cosa è il dittongo?
Il dittongo è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba, che si pronuncia con una sola emissione di voce. Ad esempio “piano”.
4. Che cosa è il trittongo?
Il trittongo è un gruppo di tre vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba, che si pronuncia con una sola emissione di voce. Ad esempio “miei”.
5. In quanti modi si può scrivere l’accento?
In italiano gli accenti sono sostanzialmente di due tipi: acuto e grave (il circonflesso è in disuso). Nella lingua scritta, gli accenti si mettono solo sulle parole tronche, a meno che non si voglia segnare la corretta dizione.
Per indicare quali vocali vanno pronunciate aperte e quali chiuse si ricorre all’utilizzo di due tipi di accento fonico, quello grave, come nel seguente esempio: “ò”, “è” per indicare le vocali da pronunciare aperte ( pòdio, sèdia); o quello acuto: “ó” “é” per indicare le vocali da pronunciare chiuse (Es.: córsa, perché)
6. Che cosa è il nome?
I nomi sono parti variabili del discorso che che servono ad indicare tutto quello di cui parliamo, ossia persone, animali, oggetti, pensieri, luoghi, idee, sensazioni, sentimenti.