Arte nuova di pensare, Guitton

Arte nuova di pensare

 

 Jean Guitton (1901-1999), ricercatore, filosofo e scrittore, è stato un protagonista autorevole della fioritura culturale che ha caratterizzato la Francia del sec. XX.

Egli scrive questo breve capolavoro rivolgendosi ad una misteriosa interlocutrice di nome Irene. L’Autore le rivolge i propri consigli in merito al corretto esercizio dell’intelligenza, poiché, come egli dichiara, «è un dovere per tutti essere intelligenti».

Il saggio è costituito da 5 capitoli:  

  • Cap. 1 Dell’Ammirazione

  • Cap. 2 Dell’Invenzione e del Giudizio

  • Cap. 3 Della Elezione

  • Cap. 4 Della Distinzione

  • Cap. 5 Della Contraddizione

Capitolo Primo: Dell’Ammirazione

Guitton spiega che la prima condizione per imparare a pensare è coltivare in sé la facoltà dello stupore. 

Risultati immagini per stupore

L’atto di pensare suppone una innocenza ritrovata, una maniera verginale di concepire e di sentire. Si tratta di ottenere dal proprio spirito che accetti di vivere ogni istante sulla terra come se avesse appena fatto scalo tra gli uomini, durante un viaggio interstellare. Quali sono i mezzi per alimentare in noi l’ammirazione? Guitton ne distingue due:

  • ammirazione passiva, ossia l’impressione di estraneità che nasce in noi senza che ci tocchi fare alcuno sforzo per eccitarla;

  • ammirazione attiva, ossia nel creare in sé, qualunque sia il soggetto studiato, dei centri di focolai di interrogazione; nel porsi dei problemi. 

Come fa notare il filosofo, si conosce per contrasto e confronto: le verità si vedono sempre due alla volta, l’ombra manifesta la luce. 

Come erano stati formati alcuni grandi del pensiero? Pascal era stato istruito dal padre, la cui principale regola era di ritenere sempre il ragazzo più importante della propria opera; fu per questa ragione che non volle cominciare a insegnargli il latino se non quando ebbe dodici anni, perché egli riuscisse con più facilità.  Nel frattempo, non lo lasciava disoccupato, perché discorreva con lui di tutte le cose di cui lo vedeva capace. Gli faceva conoscere in generale che cosa erano le lingue; gli mostrava come fossero state ricondotte una serie di regole grammaticali, etc.

In che cosa consisteva dunque la norma educativa del padre di Pascal? Nel presentare una nozione al figlio quando questi era in grado di dominarla e facendo in modo che  egli avesse sempre delle conoscenze generali su una data materia di studio (dal generale al particolare, le cosiddette anticipazioni).

Come si fa ad applicare il metodo di cui sopra, alla vita reale? Ad esempio, supponiamo di voler visitare un museo con profitto. Per rendere la cosa più vivace scendiamo al particolare: immaginiamo di avere il desiderio di conoscere la tela di Rembrandt, intitolata La cena in Emmaus e di disporsi per andare a vederla al museo del Louvre.

E’ già una vittoria sulla pigrizia l’aver prescelto una tela tra molte, per sottoporla a un esame particolare; il visitatore ha la tendenza di gettare dovunque dei colpi d’occhio affrettati, poi distratti, poi stanchi, senza alcuna preferenza e senza alcuna preparazione.

Al contrario, non solo si sceglierà solamente un quadro, ma si cercherà di risvegliare tutti i livelli della curiosità. Per fare questo, è bene porsi delle domande: dove si trova il Cristo? Che viso avrà? Umano o superiore alla condizione umana? Da dove verrà la luce? I discepoli quali atteggiamento avranno? Manifesteranno timore o sorpresa? Come sarà l’arredamento? Siamo in un palazzo lussuoso o in una camera povera? I piedi dei personaggi sono visibili?

In sintesi, ciò che importa è andare al museo con qualche anticipazione, ossia con lo spirito pieno di interrogativi. Il precetto più utile per imparare a vedere è questo: chiudere gli occhi e formarsi in anticipo una visione mentale. 

Capitolo Secondo: Dell’Invenzione e del Giudizio

In questa parte Guitton sostiene che bisogna coltivare l‘immaginazione. Coloro che hanno fatto la storia in tutti i campi, sono stati proprio quelli che posseduti da un’immaginazione ardente e da un demone interiore hanno saputo imporre la loro regola, misura e cadenza. Tra i procedimenti di pensiero Guitton ne distingue tre, essi sono: Elezione, Distinzione e Contraddizione.

Capitolo Terzo: Della Elezione

La prima regola dell’arte del pensare consiste nella facoltà di scelta. Mediante il metodo della preferenza, si possono individuare subito le parti di uno studio che sono in rapporto e in proporzione con il nostro essere.