Paura e Letteratura

“La paura è l’emozione più difficile da gestire. Il dolore si piange, la rabbia si urla, ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore.”
(Gregory David Roberts)

‘Quando ci accingiamo a lavorare con una persona dobbiamo prenderci qualche istante per guardarla semplicemente e immaginarla nella sua piena bellezza, compiutezza ed espressione delle sue potenzialità.’ 

 

Le paure, come quella di non essere amati dai genitori, paura che i genitori muoiano e/o ci abbandonino, quella del buio, della morte, di parlare in pubblico, del giudizio degli altri, della deformità fisica di non essere accettati, la paura dei ragni, di serpenti e così via, accomunano gli esseri umani.

Che cosa è la paura?

La paura è un’emozione primaria di difesa, consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia, di fronte ad un pericolo reale o immaginario.

La paura ha una funzione positiva in quanto segnala uno stato di emergenza ed allarme e prepara la mente ed il corpo alla risposta. Ciononostante, se la paura viene estremizzata e resa eccessivamente intensa, può diventare un comportamento patologico quindi può generare ansia, fobia o panico, perdendo la sua funzione fondamentale e diventando pertanto un sintomo psicopatologico.

Il comportamento umano può essere spiegato, con degli esempi tratti a prestito dalla Letteratura; ad esempio, sul tema della paura si potrebbe effettuare un lavoro sul testo La Metamorfosi di Kafka.