Emozioni e Sentimenti
L’etimologia della parola emozione è da ricondursi al latino emovère (ex = fuori + movere = muovere) letteralmente portare fuori, smuovere.
Per Daniel Goleman il termine emozione è ricollegabile a un sentimento e ai pensieri su di esso, alle condizioni biologiche e psicologiche che lo contraddistinguono ed una serie di propensioni ad agire. Le emozioni primarie sono: la collera, la tristezza, la paura, la gioia, l’amore, la sorpresa, il disgusto, la vergogna.
L’etimologia della parola sentimento è da ricondursi al lat. mediev. sentimentu(m), deriv. del class. sentīre ‘sentire’. Il sentimento è un moto dell’animo che si può manifestare o meno all’esterno.
All’inizio dell’Ottocento, Leopardi chiamava sentimenti principali la facoltà del vedere e dell’udire: erano quindi considerati sentimenti quelli che noi definiamo sensi, o la capacità di percepire sensazioni fisiche.
Nell’epoca contemporanea il sentimento è un moto dell’animo che si può comunicare: amore, nostalgia, rabbia.
Un’emozione è un processo che si sviluppa nel tempo, investe l’individuo sul piano cognitivo, biologico e comportamentale e ha la funzione di agevolare l’adattamento all’ambiente.
Lungo tutto il processo emotivo c’è un’attività cognitiva, che valuta l’evento scatenante, prosegue con la pianificazione di strategie per riportare l’ambiente sotto controllo e si conclude con la constatazione del ripristino del controllo sull’ambiente.
Tabella dei sentimenti
Studio sul termine sentimento di Tullio de Mauro e Luca Lorenzetti