Se vuoi costruire una nave non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna. Ma invece prima risveglia in loro la nostalgia del mare sconfinato. Appena si sarà risvegliata questa sete si metteranno al lavoro. A. De Saint Exupery
In costruzione
Definizione
Per motivazione intendiamo il motore che indirizza l’organismo verso scopi/obiettivi. Le motivazioni primarie, sono quelle di natura fisiologica (come la fame), mentre le motivazioni secondarie sono quelle di natura personale e sociale (come la cooperazione).
Le parole motivazione e motivo derivano dal tardo latino motivum a sua volta derivante dal latino modus, ossia moto. Il termine motivazione indica un movimento verso il conseguimento di una meta.
Motivazione a Scuola
Luciano Mariani, consulente e autore di materiali didattici, nel suo Motivazione a scuola (2006), sostiene che i fattori motivazionali secondo un campione di insegnanti sono i seguenti:
a) caratteristiche del docente: professionalità, autorevolezza, competenza, entusiasmo;
b) consapevolezza da parte degli studenti: attenzione agli obiettivi e ai progressi, autostima;
c) clima di classe: ricchezza emotiva delle esperienze, controllo delle frustrazioni;
d) partecipazione attiva degli studenti (promossa dal docente): imparare per scoperta, facendo o per problem solving, lavori di gruppo, progetti;
e) gratificazione degli studenti (promossa dal docente): scelta di compiti adeguati alla competenza degli studenti, incoraggiamento del docente, feedback;
f) curiosità: senso di crescita culturale, arricchimento personale, gusto di apprendere;
g) Famiglia: retroterra socioculturale, riconoscimento da parte dei famigliari;
h) vivacità delle lezioni: lezioni accattivanti, chiarezza delle spiegazioni e delle consegne.
I Bisogni
Dalle premesse di cui sopra, si evince che gli individui sono mossi all’azione sulla base della soddisfazione di un bisogno: in psicologia il bisogno è la mancanza totale o parziale di uno o più elementi che costituiscono il benessere di una persona.
A questo punto entra in gioco uno studioso che ha fatto uno studio sulla scala dei bisogni di un individuo: Maslow è noto per aver ideato una gerarchia dei bisogni umani, la cosiddetta piramide di Maslow. Nel 1954 pubblicò “Motivazione e personalità“, dove espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle più basse (originate da bisogni primari – fisiologici) a quelle più alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano – autorealizzazione).
Secondo Maslow, bisogni e motivazioni hanno lo stesso significato e si strutturano in gradi: il passaggio ad uno stadio superiore può avvenire solo dopo la soddisfazione dei bisogni di grado inferiore. Egli sostiene che la base di partenza per lo studio dell’individuo è la considerazione di esso come globalità di bisogni.
La scala di bisogni di cui sopra è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell’individuo) ai più complessi (di carattere sociale).
Questa scala è internazionalmente conosciuta come “La piramide di Maslow”. I livelli di bisogno concepiti sono:
- Bisogni fisiologici
- Bisogni di protezione
- Bisogni affettivi
- Bisogni di essere stimato
- Bisogni di realizzazione di sé