Le tensioni tra cattolici e protestanti culminarono nella guerra dei Trent’anni.
Perché ci fu un conflitto?
Il conflitto nacque per due ordini di motivi: uno religioso e uno politico.
Dopo la Riforma protestante la Germania era divisa tra stati protestanti e stati cattolici. Gli Asburgo d’Austria cercarono di imporre il cattolicesimo, per rendere più solida la propria autorità su tutti i territori a loro soggetti. Infatti, l’imperatore Federico II d’Asburgo voleva sottomettere al cattolicesimo la Boemia, dove il protestantesimo si era ampiamente diffuso (la Boemia è una regione storica dell’Europa centrale, che occupa la parte centrale e occidentale della Repubblica Ceca).
Ciò causò forti tensioni, sopratutto dopo che l’arcivescovo di Praga aveva fatto distruggere una chiesa di protestanti. A questo punto bisogna concentrarsi sull’evento definito defenestrazione di Praga, in quanto diede inizio alla guerra tra gli Asburgo d’Austria e la Boemia. A sostegno degli Asburgo scesero in campo la Spagna e i Principi tedeschi, mentre con la Boemia si schierarono i principi protestanti appoggiati da Svezia, Danimarca e Francia.
La defenestrazione di Praga, cioè il lancio di due rappresentanti del sovrano Federico II dalle finestre del palazzo reale da parte di un gruppo di protestanti irritati dalla politica dell’imperatore generò l’inizio del conflitto.
La guerra dei trent’anni è divisa dagli storici in 4 fasi:
- fase boema palatina (1618-1624) culminata con la sconfitta dei protestanti nella battaglia della Montagna bianca (presso Praga), nel 1620;
- fase danese (1625-1629) che vide sconfitto il re di Danimarca Cristiano IV e le truppe olandesi da imperiali e spagnoli;
- fase svedese (1630-1635) ebbe l’intervento di re Gustavo II Adolfo di Svezia allarmato dai successi e dal pericolo di egemonia asburgica in Europa
- fase francese portò al coinvolgimento diretto dei francesi orchestrato dal cardinale Richielieu, primo ministro; con l’alleanza di olandesi e danesi inflisse sconfitte agli imperiali e agli spagnoli, che portarono alla pace di Vestfalia (1648).
La guerra dei trent’anni devastò sopratutto la Germania, ma si estese anche su altri fronti:
- in Italia, dove nel 1630 Mantova fu saccheggiata dalle truppe imperiali (questa parte della guerra è descritta nei Promessi Sposi);
- in Portogallo e in Catalogna, dove si verificarono dure rivolte contro gli spagnoli;
- ai confini francesi coi Paesi Bassi spagnoli, dove gli spagnoli furono sconfitti.
La pace di Vestfalia del 1648 rappresentò una dura sconfitta per gli Asburgo, in quanto i principi protestanti acquisirono un’ampia indipendenza, considerato che erano liberi di scegliere tra tre religioni: luterana, cattolica e calvinista.